martedì 13 maggio 2014

L'ALCOOL D'ANTAN?

Dice Nicoletti su La Stampa che la Lorenzin è preoccupata del dilagare dell'alcolismo giovanile.

Come fa la generazione di Whatsapp ad essere tediata dall'alcool?
Ma poi che alcool... La Sambuca, gli Amari, il Rhum...

Qualche anno fa erano tutti preoccupati per i drink alcolici di nuova generazione, prima per le droghe di nuova generazione, prima ancora per l'eroina, e prima le droghe chimiche e prima... e poi prima, e prima ancora...

Ma non è che siamo proprio fatti così?
Alla ricerca di un'evasione da questa fighissima vita di primati evoluti?

Lontana, lontanissima dal giustificare l'usanza dello sballo, ma non posso fare a meno di notare che, in qualsiasi epoca storica ed in qualsiasi parte del mondo tu vada a mettere il naso, qualcuno ha sicuramente trovato un modo per sballarsi.

Io non posso che portare il mio esempio personale:
anni di canne, rigorosamente da sola, a fine giornata lavorativa: il mio personalino, io e un film.
Mai preso altri stupefacenti di altro genere.
Me ne hanno sempre fatto paura i sintomi visti dall'esterno.
I cocainomani mi danno sui nervi, gli eroinomani mi fanno paura, pena, tristezza.
Gli impasticcati da discoteca li avevo in classe, e sembravano dei piccoli zombie dementi.

Le canne facevano ridere tutti invece..tranne me.
Io le vivevo come un momento in cui finalmente potevo stare tranquilla e non pensare.

E l'alcool?
L'alcool è un veleno per l'uomo, un dolce, squisito veleno.

Quello che non riesco a capire è questo:
quando sei adolescente con una birra sei completamente sbronzo, quindi passi il limite facilmente, non ti godi il senso di pace e tranquillità che ti da la sana sbornia.
Si insomma, passi subito alla fase di "sono demente, ma mi credo un figo" e nell'arco di tre secondi sei già lì che vomiti nei posti più impensati.
Poi diventi adulto:
a quel punto hai tutto il diritto di farti un bicchiere di vino a pasto.
Ecco, io è qui che mi perdo, perché nonostante io sia un'ottima bevitrice (nel senso che non sono per niente astemia), anche il bicchiere di vino a pasto mi stordisce, di uno stordimento buono, per carità, ma pur sempre stordimento.
Non posso insomma permettermi di bere a pranzo se poi devo lavorare o fare cose impegnative.
La vera differenza con l'adolescente è che la parte di leggero senso di ebbrezza consapevole vale per almeno mezzo litro di birra doppio malto e 3/4 bicchieri di vino corposo.

La mia domanda è:
sono io che sono una sega, oppure vivo in un paese di gente che vive "un po', giusto un po' stordita?"

Ma soprattutto, il camionista che, alle 8 del mattino, mentre io prendo il cappuccio al bar, si fa un tubo di sambuca....è un bevitore d'antan, o un alcolizzato?


2 commenti:

  1. posto che per me la canna è (sarebbe, che sono mesiemesiemesi che no) esattamente quello che era per te, il camionista è uno che forse si è alzato molto prima di te, e la sua sambuca è una specie di aperitivo. credo

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  2. niente canne, mi danno allo stomaco, ma stasera tiro il collo a una buona bottiglia di rosso e ti farò sapere ;)

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