martedì 30 aprile 2013

STELLATI E TRATTORIE

Mi piace mangiare
(ma dai? ma guarda che dichiarazione che tiro fuori oggi!)
In realtà mi spiace avere uno stomaco piccolo e un sistema digestivo pessimo,
perchè molto spesso alla goduria del cibo segue la depressione da digestione lenta,
ma credo non sia così interessante e importante,
se non per il mio compare, che a seguito di un lauto pasto trova interessante smaltire con forme di sport non inserite nei giochi olimpici.
A me il solo pensiero di fare del sesso (acrobatico magari),  dopo un pranzo di 10 portate, mi fa venire la nausea e il vomito.
No, aspetta, non era di questo che volevo parlare!!!
Era  della differenza che ci passa fra uno stellato e la trattoria sotto casa menù dieci euro.

Inizio a non capire più cosa fa di uno stellato, uno stellato.
Mi avevano insegnato che uno stellato deve avere:

  1. tavoli comodi e abbastanza distanti da garantire la privacy non il tavolino posto nell'ingresso del locale (no, mi mandi via piuttosto!!!)
  2. una carta dei vini e qualcuno che, quando ti porta la carta dei vini capisce cosa gli hai chiesto (IO sono un cretino, TU dovresti sapere che se ti dico che non voglio un vino che fa 14,5°, non ti sto dicendo che voglio un vino mosso, ti sto solo dicendo che quando esco voglio essere ancora in grado di camminare sulle mie gambe, e tu, alla quarta volta che te lo spiego, potresti fare finta di capire...)
  3. qualcosa di nuovo nella sostanza, non nella descrizione (e mi viene sempre in mente il pesce veloce del baltico con torta di mais di una canzone di Paolo Conte)
  4. la cameriera non deve essere solo simpatica e in stage dalla scuola...(almeno spero)
Insomma non so...
non capisco più COSA pago.
Le materie prime?
Spesso no, perchè certi piatti con tre ravioli a 25 euro sono un'esagerazione comunque.
In un due stelle mi è addirittura capitato:
coperto: 15€ (ma nel coperto ci sono gli appetizer e i dolcetti del caffè...)
ma se prendi meno di due piatti ti addebito anche 10  euro degli appetizer...
il Caffè, che è il Caffè della Illy, Lavazza o simili sono arrivata a pagarlo 5 euro...

Allora pago il servizio?
Ah no, aspetta, non pago un pluridecorato maitre di sala, spesso a chi mi serve non arriva nemmeno in un mese quello che io pago per una cena in 4!

Allora pago il fatto che posso dire:
sono andata a cena lì?

Ecco, ormai mi sembra tanto simile alla moda.
Comprare vestiti made in taiwan, made in china, made in vietnam ma firmati da D&G e amici.


Insomma, un po' la stessa roba che compro alla Stefanel o da Zara...

Poi ci sono le eccezioni eh, ma sono quelle che confermano la regola...




lunedì 29 aprile 2013

ASPETTATIVE DISATTESE DAL CIBO

L'altro pomeriggio mi trovavo a bighellonare per le vie del centro.
Ad un tratto fui colta da un leggero languorino.
Così feci domanda in carta bollata al convivente per potermi sedere al tavolo di una nota cremeria e gustarmi una coppa di gelato anni '80.
La tentazione per la Banana Split è sempre forte, come quella per gli spaghetti al sugo.
In realtà credo che la parte più sensibile di me sia attratta dai menù plastificati ed appiccicaticci con le foto delle coppe, prodotti sicuramente negli anni '80 e mai cambiati.

Comunque sia, dopo un po' di dubbi opto per una coppa dal nome comune, ma dalla descrizione sofisticata:
due cialde di meringa farcite da gelato al cioccolato e crema, avvolte da una colata di cioccolato caldo e rhum.

Di tutta questa descrizione, mi arriva al tavolo un normalissimo affogato al cioccolato e rhum.
Senza, dico SENZA la meringa.

Io li odio
Li odio profondamente.
Mi concedo la coppa di gelato una volta l'anno, ci metto ore a ponderare la scelta, non puoi fregarmi così.

e non gli ho detto nulla...
solo perchè non ho pagato io.
Perchè se mi fossi avvicinata io all'omino sul trespolo alla cassa sicuramente avrei pagato,
e successivamente fatto notare che se non hai una cosa, me lo dici, non mi fai passare una roba per un'altra.
Io ci rimango male!
Ne rimango ferita!

E quante volte succede che dalla descrizione di un piatto ti aspetti una roba senza eguali, e invece ti presentano la solita minestra.

venerdì 19 aprile 2013

COSE

Domani fa brutto, la temperatura precipiterà.
Bene.
Meglio.
Non so a voi, ma a me la primavere mette voglie, tante.
Prima di tutto divento famelica:
dolce, salato, sano e non.
Passo dallo yogurt alla pizza, dalle insalatine sane alla pasta con i pomodorini e la burrata.
ah, la burrata...devo parlarne della burrata prima o poi.
Poi mi fa venire anche altre voglie, quelle classiche della primavera, un po' come a tutti gli animali no?

Così spero che domani tiri giù un mezzo diluvio, che scrosci d'acqua ci blocchino in casa, che la temperatura sia tale da richiedere di stare sotto le coperte con un bel caffè caldo.

(...)


giovedì 18 aprile 2013

LA QUARTA

Ebbene no,
non è delle mie prosperose tette che voglio parlare (anche perchè una quarta me la scordo, credo che non ci potrei arrivare nemmeno con 20 kg di più addosso ad una quarta di reggiseno).
E' dell'insalata che voglio disquisire.

Faccio coming-out:
IO COMPRO SOLO INSALATA DI QUARTA GAMMA

Ecco, lo sapevo, non sapete cosa sia vero?
E' quell'insalata lavata, tagliata e già mescolata in proporzione variabile (così dice l'etichetta).

Sembra che questa cosa sia un delitto.
O almeno, sembra che io non rientri nella categoria donna di casa solo perchè mi rifiuto di comprare l'insalata da lavare.
E mi dicono:
eh, ma guardI (che mi insultano dandomi del lei, pensa)
che l'insalata costa tot al kg, e lei la paga dieci volte tanto
e poi, chissà che cosa ci mettono dentro quella roba lì, e poi ... si immagini che spreco
PER QUELLO CHE CI METTI A LAVARE DUE TESTE DI CICORIA
Ah sì?
E allora vienimela a lavare tu la cicoria!
Che io odio fare poche cose, ma fra queste c'è sicuramente tenere le mani a mollo nell'acqua gelida, fare scorrere litri e litri di acqua, e poi, vogliamo dirla tutta?
Non ho nemmeno l'attrezzo per asciugarla la cicoria.
Io compro l'insalata già fatta, lavata e dimensionata secondo le necessità di Ros e Mie.
Piccole confezioni che costano un euro, anche meno, da 250g, quindi fa qualcosa come 4 euro al kg.
Considerando che la cicoria (sempre che la vendano ancora eh ...) costa un euro al kg compresa di terra, radici, foglie da togliere, secondo me non è quella grande spesa!

mercoledì 17 aprile 2013

IL SALAME DOLCE

Il giorno che in un ufficio, la mamma del proprietario di una bella aziendina, mi portò la merenda. 
Eravamo lì a parlare di numeri, di finanza creativa, di fatture a 360 giorni e di dipendenti con strane abitudini. 
Ed avevo già capito che non era la solita azienda, perchè nelle aziende normali i dipendenti all'ora di pranzo non banchettano allegramente in sala mensa smezzandosi i baracchini e non ti chiedono se vuoi un piatto di pasta con loro (proprietà compresa)
Ma che poi, alle 16:30, insiema al caffè fatto con ALICIA ti arrivi il salame dolce... 


Assaggiandolo mi è tornato in mente il giorno in cui, per la festa del papà, lo preparai con mia mamma.
Non lo mangiavo da secoli, ed è buono, buonissimo, con quel po' di alcool buonissimo.
A volte, tra uno stellato e una pasticceria di alto livello, ti dimentichi questi gusti semplici e buoni...
soprattutto ti rendi conto di saper fare una Sachertorte, ma che non saresti in grado di mettere insieme un salame dolce per la festa del papà...
Commovente no?

venerdì 12 aprile 2013

SELEZIONE DEL CIBO E NUOVE REALTA' GASTRONOMICHE

Ero su e giù per l'Italia (va beh, per il NORD Italia) per lavoro,
 e una cliente molto simpatica e da poco single
 (ecco, fosse dovevo capirlo che se mi invitava a cena dopo il lavoro in settimana, a casa non aveva qualcuno a cui fare la cena, come potevo capire che avrei passato la serata ad ascoltare di ex mariti, ex suocere, ex amici, ex case, ex animali domestici... ma è un'altra storia)
mi ha invitata in un locale in franchising di quelli dove butti le arachidi per terra e mangi il pollo con le mani. 
Tutto bene, tutto buono (mi sono mangiata un intero pollo con le mani)
va beh, buono nel senso che la notte ho dormito.
Ma mi sono rimaste due domande:
perchè ho questo odio tremendo per le patate fritte e nessuno considera che possano esistere persone che non amano le patate fritte? 
perchè ormai va di moda mangiare nelle catene omologate così sei sicuro di quello che ti troverai nel piatto? 

a seguito il prima e il dopo ... 


 quel mucchietto marrone sopra alla fetta di pane sono le ossa del pollo, inutile dirvi che adoro rosicchiare 


ANDOUILLETTE










Tra le cose che adoro c'è questa qui sopra.
Ebbene sì, lo ammetto, la adoro anche perché se ammetti di amare certi cibi, attiri l'attenzione.
Come quando ho detto di amare i sanguinacci con le cipolle, o come quando ho detto che il formaggio con i vermi non era così male, o che non ci trovavo niente di male nel mangiare le cavallette fritte.

Conobbi l'andouillette anni fa, durante una sciata in territorio francese.
Ci sedemmo al tavolo di questo bel ristorante sulle piste, ed essendo in compagnia di persone per niente esterofile, e anche un po' idiote, vidi ordinare pizza e birra.
Come al solito ci misi due ore a leggermi tutto il menù, e fui attratta da questa cosa che non avevo idea di cosa fosse... solo che all'epoca non c'era lo smartphone...
Chiesi alla simpatica cameriera INGLESE che faceva la stagione lì...
Risposta (in inglese/francese/italiano): è una cosa che puzza tantissimo e viene da qui...e si indicò la pancia.

Considerando che, anche se sono francesi, la merda non la mangiano,  ebbi il mio primo incontro con questa specialità:
interiora di suino e bovino insaccate e stufate (ho poi scoperto che ne fanno in differenti modi, ma in sostanza è la nostra trippa, ma insaccata)
Buona
anzi no
Stupenda